Piattaforma chimico-fisica di pontedera (PI)

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L’impianto di trattamento chimico-fisico di rifiuti liquidi ed effluenti è in funzione da oltre 15 anni per lo smaltimento dei reflui delle attività industriali ed artigianali, ed è in continua evoluzione ed ammodernamento per garantire il miglior trattamento possibile. L’impianto è costituito principalmente da due linee di trattamento chimico fisico in continuo, da una linea di trattamento chimico fisico in discontinuo e da una sezione di stripping e cristallizzazione. 

In queste due linee vengono trattati rifiuti liquidi ammoniacali (principalmente percolato di discarica) e rifiuti liquidi non ammoniacali. Il trattamento prevede il dosaggio di agenti coagulanti, idrossido di calcio e agenti flocculanti, per effettuare l’abbattimento dei metalli sotto forma di idrossidi e per abbattere il particolato presente nel rifiuto. Alla fine della flocculazione avviene una sedimentazione, a seguito della quale la frazione liquida, se non contiene ammoniaca, viene trattata in un impianto di depurazione biologica, mentre la frazione solida viene sottoposta a disidratazione meccanica con filtropressa e inviata allo smaltimento in discarica. La frazione liquida contenente ammoniaca viene inviata al trattamento di stripping. L’impianto è costituito principalmente da due linee di trattamento chimico fisico in continuo, da una linea di trattamento chimico fisico in discontinuo e da una sezione di stripping e cristallizzazione. 

In questa linea vengono trattati reflui fangosi provenienti da fosse biologiche e autolavaggi sui quali viene effettuato un trattamento chimico fisico in discontinuo per l’abbattimento degli inquinanti presenti nei rifiuti. Il trattamento prevede il dosaggio di agenti coagulanti, idrossido di calcio e agenti flocculanti, per effettuare l’abbattimento dei metalli sotto forma di idrossidi e per abbattere il particolato presente nel rifiuto. A seguito della flocculazione avviene una sedimentazione e successivo invio della frazione liquida all’adiacente impianto di depurazione biologica, mentre la frazione solida viene sottoposta a disidratazione meccanica con centrifuga e inviata allo smaltimento in discarica.

L’impianto di stripping tratta i reflui ammoniacali mediante strippaggio a caldo con vapore dell’ammoniaca in essi contenuta. Il refluo privato dell’ammonica viene inviato all’impianto di depurazione biologica.

I vapori ammoniacali sono inviati ad un sistema di abbattimento dell’ammoniaca mediante un sistema a pioggia con acido solforico al 98%, ottenendo una soluzione al 35-40% di solfato d’ammonio. Il solfato di ammonio liquido prodotto può essere cristallizzato mediante un concentratore a circolazione forzata operante sottovuoto. Dalla concentrazione e successiva essiccazione a getto d’aria calda si producono cristalli di solfato di ammonio con una purezza del 98-99%. L’azienda è autorizzata a cristallizzare il solfato di ammonio liquido da autoproduzione e conferito da terzi.

Tutte le linee sono completamente automatizzate e dotate di sistema di. controllo e supervisione (SCADA).